Feedly vuol dire fiducia?

Qual è la cosa più complicata da fare sul web? Beh, hai ragione: ce ne sono parecchie; ma se ci pensi bene, la necessità di fare ordine è tra le prime. 
Fortuna che ci sono servizi per ovviare: Feedly "in primis". 
Vorrei parlarne con te. Che si fa, ti va?



Partiamo da una certezza: oggi ho la febbre a 38 e sono sconnessa.
Ma non ti preoccupare: di Stich e del RobyCopyTelling ti puoi fidare.

Fidare.

Alias "riporre fiducia in una persona"; e siccome di persona non ci conosciamo, tocca riporre fiducia nella parola della persona [cioè me in questo caso].

Più facile a dirsi che a farsi, dirai te; e hai ragione. Affrontare i mille mila contenuti del web è impresa infida: come ordinarli? Dove archiviarli? E, soprattutto, quali scegliere?

Tu sai che dietro lo schermo ci sono persone misteriose che risolvono tutto; ma proprio tutto, tutto, tutto - perdonerai l'espressione in pieno stile D'Urso (la febbre rende l'umanità assai peggiore ahimè).
Mountain View ci aveva pensato con Google Reader, soprannominato da me medesima "EI FU" (+ 1 luglio 2013). La dipartita del figlioletto ottenne (?) ha gettato nello sconforto milioni di utenti: anni e anni di accumulo buttati nei biiiiit del web = disperazione ad alti, che dico... altissimi livelli.
Fin quando s'è scoperto che i feed archiviati si potevano importare in altri aggregatori con le medesime funzioni. Aggregatori come Feedly, ad esempio; e proprio di quello vorrei parlare con te.


Feedly: come, cosa, perché

Come si usa Feedly? Che cos'è Feedly? E perché si chiama così?
Ok: invertiamo l'ordine delle domande e chiariamo un po' di cose.

1. Perché si chiama così?
Partiamo dal concetto generico di Feed RSS.


  • RSS è l'acronimo di RDF site summary; si tratta, detto in modo semplicistico, di un linguaggio informatico in grado d'importare in un solo "luogo virtuale" link e titoli d'articoli pubblicati sul web. Una specie di catalogazione di contenuti, ordinati secondo campi specifici (titolo, autore, testo) e secondo formati predefiniti (comuni a tutti i lettori) 
  • Feed è una parola inglese che significa "collegamento diretto", ma anche "alimentazione, nutrimento, sostentamento". I "flussi RSS" - Feed RSS - sono quelli che permettono di rimanere aggiornati sulle news di nostro interesse, senza doverle consultare una per una.


Diciamo, quindi, che la tecnologia RSS deve gran parte del suo successo alla nascita dei blogs e di due necessità correlate:

  1. ordinare i contenuti 
  2. renderli disponibili per il lettore.

E diciamo anche che la parola Feed non ha nulla a che fare con la "fiducia" disneyana dell'ohana.
Colpi bassi da naming, dici?
Ma no, sai; perché, infondo, sempre di fiducia si tratta: quella che decidi di concedere tu.



2. Che cos'è Feedly?
Abbiamo detto che il linguaggio RSS può catalogare contenuti provenienti dal web, secondo regole standard comuni a tutti i lettori. E abbiamo visto che i Feed RSS non sono altro che "flussi di quei contenuti".
Bene. Aggiungiamo un tassello, dicendo che il lettore può rimanere aggiornato sulle news in due modi:

  1. iscrivendosi ai Feed direttamente dal sito/blog, grazie a servizi come Feed Burner - che prevedono l'aggiornamento tramite mail 
  2. scaricando software/aggregatori, che filtrano le news con algoritmi particolari e secondo quanto indicato dall'utente stesso.

Feedly rientra nel secondo gruppo, quello intitolato "è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare".
Il servizio esiste in versione mobile per iOSKindleAndroid; ma anche in versione dekstop per i principali browser (Safari, Firefox e Chrome in primis). La cosa bella è che le due versioni non si "pestano i piedi" a vicenda, ma sono aggiornate in tempo reale: il contenuto già letto, eliminato, archiviato rimarrà tale indipendentemente dal mezzo utilizzato.



3. Come si usa Feedly?
Semplice: una volta installata la versione compatibile con il browser - download Feedly - s'inizia l'import dei contenuti (colonna a sinistra "add content"), copiando il link del blog nello spazio apposito. Ogni contenuto si può "incasellare" in categorie tematiche e visualizzare in tanti modi diversi: magazine, card, title only, full articles (rotellina "impostazioni" in alto a destra).


















Puoi archiviare il contenuto per leggerlo in un secondo momento (colonna a sinistra saved for later), segnalarlo come già letto e/o modificare la categoria iniziale (colonna a sinistra organize).
Ma la cosa più bella è che puoi condividere quel contenuto direttamente da qui: urbis et orbis, dico. Ogni post inizia e finisce con i pulsanti social, compresi Evernote e Hootsuite.
Basta un click perché la condivisione abbia inizio.









Pro e contro, ovvero... Feedly vuol dire fiducia?

No, l'abbiamo detto qualche riga più su.
Nonostante l'assonanza del naming, Feedly non suona come il mitico slogan di Stich: "Ohana vuol dire famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato", dove il concetto di fiducia si dà per scontato. In realtà, a ben guardare, qualche punto in comune ci potrebbe essere; a patto di saper usare il mezzo in modo buono e giusto. Ecco, quindi, i pro e i contro che ho selezionato per te:


  • Pro

Rimanere aggiornati sui contenuti d'interesse, senza doverli spulciare nella "foresta" del web; la cosa risparmia una fatica non indifferente, perché quei contenuti sono davvero tanti: impossibile avere sotto controllo tutto e sempre

Fare una rapida selezione dei contenuti interessanti da mobile e ovunque ci si trovi per poi leggerli e condividerli in un secondo momento.

Imparare a catalogare gli interessi reali: selezionare vuol dire fare chiarezza. Nell'oceano di notizie che circolano in rete, si rischia d'incagliarsi presto; e di tornare indietro non v'è mai certezza (mezza cit.).

Dare fiducia: il contenuto condiviso sui social direttamente da Feedly ha un link che ne denuncia l'origine: il lettore sa che quel blog è nel nostro Feed e si aspetta qualcosa all'altezza. Inutile negarlo: quel link suona come: "non mi voglio perdere manco un post". E se non è fiducia questa...


  • Contro

Feedly non si usa per "fare un favore" a enne-mila persone: la qualità è il primo parametro di selezione.

Feedly non è un servizio di rilettura personale; o meglio, potrebbe esserlo, ma non nasce per quello.
Lo scopo non è solo rimanere aggiornati, ma anche condividere news con i lettori; va da sé che quei contenuti devono interessare a te, ma soprattutto a loro.

Feedly non è uno strumento rigido: se un blog non piace più, si può abbandonare e/o dimenticare con un semplice click... alla faccia di Stich.

Feedly è uno strumento che riduce al minimo l'impatto "visuale".

L'ultimo punto merita qualche riga di approfondimento finale.
Perché il delirio di questo post nasce da una riflessione casuale - che sono febbricitante lo so e te l'ho già detto, mi pare. L'altro giorno mi sono resa conto che non "vedo" alcuni blogs da mesi e mesi. Certo, leggo il contenuto prima di condividerlo; e, in alcuni casi, condivido alla cieca, mettendo il post tra i preferiti per leggerlo la sera - in questo caso l'ohana verso l'autore ci sta in pieno.

Ma la cosa grave è che ho perso il contatto con l'interfaccia grafica originaria: non vedo colori, scelte di stile, numero di condivisioni. Un vero peccato, direi; anche perché si rischia di fare figurette: mai capitato di ricevere tweet post-condivisione con domande tipo: "che ne pensi del mio nuovo blog?" e di rimanere con il mento che tocca il mattone del pavimento? A me sì.

Ogni tanto sarebbe il caso di cliccare sulla barra visit website prima di condividere nello spazio social(e); oltre che leggere sempre il contenuto, visto che esistono enne-mila casi in cui si possono prendere dei bei granchi - i Guest Post, ad esempio, per cui l'autore - quel giorno - potrebbe non essere lo stesso.

Il web è una grande famiglia in continua evoluzione.
E non vuoi certo essere tu quello "dimenticato e abbandonato" dal lettore per un banale errore.
Vero capo?

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